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"Un raro talento italiano, Giulio Romano" (That rare Italian master, Julio Romano): così William Shakespeare scrive nel suo Racconto d'Inverno a proposito di Giulio Pippi, detto Romano. La citazione shakespeariana rappresenta un importante elemento per comprendere la fama raggiunta dall'artista: si tratta infatti dell'unico maestro del Rinascimento italiano a essere citato nei componimenti di Shakespeare. Unicità e rarità sembrano essere caratteristiche costanti in quel profilo di Giulio che la tradizione critica ha consolidato nel corso dei secoli: ad esempio più volte è stato sottolineato come egli sia l'unico grande artista del Rinascimento a essere romano di nascita, ovvero l'unico ad aver sperimentato fin dalla giovane età un contatto diretto con l'antichità classica. L'artista respira l'antico fin dagli anni dell'infanzia, e questo segna un imprinting nel suo modo di concepire arte e bellezza, che lo porterà a divenire pittore e architetto "modernamente antico e anticamente moderno", come recita il doppio ossimoro pronunciato da Pietro Aretino e Giorgio Vasari. (dal saggio di Lorenzo Bonoldi)